Assenze per funzioni elettorali 12 giugno 2022

Il 12 giugno p.v. dalle h 7.00 alle h 23.00 in molti Comuni nel territorio Nazionale si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo delle Amministrazioni Comunali, con eventuali ballottaggi il 26 giugno 2022, mentre su tutto il territorio Nazionale si è chiamati ad esprimersi su 5 quesiti referendari e pertanto anche in questo caso, alcuni dipendenti potranno essere chiamati a svolgere funzioni elettorali.

La disciplina dei permessi collegati ad assenze per attività elettorali prevede che i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati (sia con rapporto di lavoro subordinato  a tempo indeterminato che determinato)  chiamati ad assumere ruoli nei seggi elettorali,  qualora ricoprano le seguenti figure:
• presidente di seggio;
• segretario;
• scrutatore;
• rappresentante di lista, di gruppo, di partiti;
• componente dei Comitati promotori in caso di referendum chiamati ad operare presso i seggi elettorali

hanno diritto:

  • adassentarsi dal lavoro per tutto il periodo in cui sono tenuti a presenziare alle operazioni elettorali, previa presentazione al datore di lavoro della chiamata allo svolgimento della funzione elettorale e quindi per le giornate trascorse al seggio, coincidenti con l’orario lavorativo, danno diritto ad una assenza retribuita e al dipendente va corrisposta la normale retribuzione come se avesse lavorato, l’intero importo è ad esclusivo carico del datore di lavoro;
  • per i giorni festivi, o non lavorativi, in caso di settimana corta, il lavoratore ha diritto di usufruire di altrettante giornate di riposo compensativo ovvero di ulteriori quote di retribuzione in aggiunta alla retribuzione mensile, questo viene determinato in base agli accordi tra lavoratore e datore.
  • Qualora le operazioni di scrutinio del voto si protraessero oltre la mezzanotte della domenica (ipotesi molto realistica) il dipendente ha diritto ad un riposo compensativo anche per la giornata del lunedi, previo presentazione al datore di certificazione vidimata dal presidente del seggio, per la certificazione al presidente vidima il vicepresidente.;

Il datore di lavoro non può richiedere o pretendere dal dipendente interessato alcuna prestazione di servizio nella giornata destinata all’assolvimento di una pubblica funzione.

PERMESSO RETRIBUITI AI DIPENDENTI PUBBLICI PER ESERCITARE IL DIRITTO DI VOTO

La materia è disciplinata dalla circolare della ragioneria generale dello Stato Igop n. 23 del 10.3.1992.

La concessione del permesso retribuito per recarsi a votare in comune diverso da quello della sede di servizio, ai sensi dell’ art. 118 del DPR 30.3.1957, n. 361, è previsto solo nell’ipotesi in cui il lavoratore risulti trasferito di sede nell’approssimarsi delle elezioni il quale, anche se abbia provveduto nel prescritto termine di 20 giorni a chiedere il trasferimento di residenza, non abbia ottenuto in tempo l’iscrizione nelle liste elettorali della nuova sede di servizio. Qualora ricorra la predetta circostanza al lavoratore va riconosciuto il permesso retribuito per l’esercizio del diritto di voto entro i limiti di tempo stabiliti dal Ministero del Tesoro con Decreto 5.3.1992 sotto indicati, comprensivi del tempo occorrente per il viaggio di andata e ritorno:

  • un giorno per le distanze da 350 a 700 chilometri;
  • due giorni per le distanze oltre i 700 chilometri o per spostamenti da e per le isole.

 

AGEVOLAZIONI PREVISTE SULLE SPESE DI VIAGGIO SOSTENUTE, A FRONTE DELLA PRESENTAZIONE DELLA TESSERA ELETTORALE

Per usufruire delle agevolazioni occorre presentare la tessera elettorale: in mancanza della tessera elettorale il viaggiatore potrà firmare un’autocertificazione. In ogni caso nel viaggio di ritorno l’elettore dovrà presentare la tessera elettorale con il timbro della sezione presso cui ha votato. Si ricorda che il diritto di voto è, a norma dell’art. 48 della Costituzione, dovere civico ed è tutelato e garantito dalle disposizioni generali dell’ordinamento in materia di esercizio dei diritti politici, per cui sarebbero illegittimi eventuali comportamenti miranti ad ostacolarlo. Agevolazioni sulle spese di viaggio per gli elettori residenti in Italia Treno: riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno) sia per la 1^ che per la 2^ classe; Nave: riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno). Informazioni più dettagliate possono essere ottenute rivolgendosi agli Uffici delle FF.SS. Trenitalia S.p.A. e presso le compagnie marittime.

https://www.interno.gov.it/it/speciali/elezioni-e-referendum-2022

Brindisi, 06 Giugno 2022

Segreteria Uilm Brindisi