
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha emanato un avviso finalizzato al sostegno dei progetti di decarbonizzazione dei processi industriali, con dotazione di 1 miliardo di euro derivante dalla Missione 2, Componente 2 del PNRR per l’attuazione dell’Investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori “hard-to-abate”.
Progetti ammissibili
Sono ammessi Piani di decarbonizzazione che prevedano in alternativa, uno dei seguenti progetti:
- Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentaleper l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali, eventualmente abbinato ad un progetto di tipo 3.
- Investimentoper per l’uso di idrogeno a basse emissioni in processi industriali, eventualmente abbinato a un progetto di tipo 1. o 3.
- Investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione all’idrogeno grigio.
Decorrenza spese: alla domanda, ultimati entro 36 mesi dalla concessione, e comunque entro l’11 maggio 2026
Importo spesa: minimo 500.000 euro
Dotazione
Le risorse stanziate dal piano Next Generation UE ammontano a 450 milioni di euro per i progetti 1. e 3. e 550 milioni di euro per i progetti al punto 2; riserva del 40% per progetti nelle regioni del Sud (2).
Una riserva di 400 milioni di euro è riservato ai piani di decarbonizzazione finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili con idrogeno a basse emissioni di carbonio nei processi produttivi.
Beneficiari
Imprese di qualsiasi dimensione che intendono realizzare un Piano di decarbonizzazione industriale, costituite e attive al Registro Imprese, che dispongano di almeno due bilanci o dichiarazione dei redditi, in regola con gli obblighi contributivi.
Per i progetti di cui ai punti 1. e 2. l’attività deve essere riferita ai seguenti codici ATECO 2007:
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Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra gli Ateco previsti, l’ammissibilità è valutata da Invitalia in fase istruttoria.
Per i progetti di cui al punto 1. sono ammissibili anche le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferibili ai codici ATECO 2007 di cui sopra, oppure gli organismi di ricerca in qualità di co-proponenti.
Sono ammessi i progetti congiunti fino ad un massimo di 5 soggetti.
- Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali
- Interventi ammissibili
Realizzazione di un prototipo di macchinario o linea produttiva che utilizzi idrogeno anche a basse emissioni di carbonio per almeno il 10% del fabbisogno termico del prototipo stesso.Spese ammissibili
a) personale, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca e sviluppo, anche in rapporto di collaborazione
b) strumenti e attrezzature nuove di fabbrica
c) ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti, consulenze e servizi
d) spese generali forfettarie del 25%
e) materialiAgevolazione
Contributi alla spesa, in misura del 50% per la ricerca industriale e 25% per lo sviluppo sperimentale. Le agevolazioni sono maggiorate fino ad un’intensità massima dell’80%, nelle seguenti misure:
– 10% per le medie imprese, 20% per piccole imprese, solo per la quota di costi sostenuti dalle imprese di tali dimensioni
– 15% se il progetto comporta una collaborazione effettiva fra imprese o uno o più organismi di ricerca, purché questi ultimi sostengano almeno il 10% dei costi ammissibili; oppure se il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è PMI e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili.L’aiuto massimo non può in ogni caso superare 35 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca industriale, 25 milioni di euro per i progetti in prevalenza di ricerca sperimentale.
Regime: Regolamento GBER art. 25
Cumulabilità: non prevista
- Investimento per per l’uso di idrogeno a basse emissioni in processi industriali
- Interventi ammissibili
Investimenti di sostituzione o modifica di macchinari o linee produttive alimentati da fonti fossili con macchinari o linee produttive che utilizzano idrogeno a basse emissioni di carbonio nella misura minima del 10% del fabbisogno termico del macchinario o della linea produttiva, ed eventualmente in via residuale o garantendo un costi di investimento inferiore al 40% dell’intero progetto, all’elettrificazione dei processi produttivi.L’intervento inoltre deve consentire di ridurre alternativamente:
– di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, le emissioni dirette di gas a effetto serra dell’investimento
– di ameno il 20%, rispetto alla situazione precedente la concessione delle agevolazioni, il consumo medio annuo di energia primaria totale non rinnovabile riferito all’investimento (risparmio energetico)Spese ammissibili
Macchinari impianti e attrezzature varie nuove di fabbricaAgevolazione
Contributo in conto impianti pari al:
– 60% dei costi per interventi finalizzati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio, o del 30% in caso di progetti di risparmio energetico
– 30% dei costi per gli interventi finalizzati all’elettrificazione dei processi produttivi, anche in caso di progetti di risparmio energeticoL’aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 200 milioni di euro per impresa.
Regime:Temporary Crisis Framework Russia Ucraina sezione 2.6
Cumulabilità: non prevista
- Investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione all’idrogeno grigio
- Interventi ammissibili
Progetti che prevedano uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, incluso i sistemi di stoccaggio ed eventualmente uno o più impianti addizionali asserviti agli elettrolizzatori ed uno o più sistemi di stoccaggio (behind-the-meter) dell’energia elettrica prodotta dagli impianti asserviti. Gli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile devono garantire un consumo di energia elettrica minore uguale a 58 MWh/tH2.Spese ammissibili
a) opere murarie e assimilate, nei limiti del 10%
b) macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica
c) programmi informatici, brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche, nei limiti del 10% dei costi
d) progettazione degli impianti, nel limite del 20% dei costiAgevolazione
Contributo in conto impianti nella misura del:
45% dei costi per elettrolizzatori, sistemi ausiliari e di stoccaggio, e impianti addizionali asserviti;
30% dei costi per sistemi di stoccaggio dell’energia elettricaSono previste maggiorazioni pari al 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese.
L’aiuto massimo concedibile non può essere superiore a 30 milioni di euro per impresa per progetto.
Regime: Regolamento GBER art. 41
Cumulabilità: non prevista
Presentazione e valutazione della domanda
I progetti devono essere predisposti sulla piattaforma web di Invitalia, firmati digitalmente e inviati alla PEC avviso_mase_hardtoabate@postacert.invitalia.it a partire dal 20 marzo e fino alle ore 10.00 del 30 giugno 2023.
Procedura negoziale con procedimento valutativo a sportello.
Note:
(1) Decreto direttoriale del n. 254 del 15 marzo 2023
(2) Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.